29 gennaio 2011

Mobilitazione

lavoro beneIeri, 28 gennaio 2011, è stata una bella giornata per chi crede si renda necessario un cambiamento delle politiche economiche e sociali nel nostro Paese: un giusto, quanto doveroso, ripensamento sulla globalizzazione intesa e praticata unicamente come una sorta di mercificazione della vita della persone. Il mercato, le leggi della domanda che diventa il regolatore  dei bisogni, dei diritti, delle aspettative. Da anni anche in Italia, come nel resto del mondo, il governo del paese, sottomesso alle logiche della finanza, dei grandi poteri economici, ci impone questo modello. Un modello che fà a pezzi

27 gennaio 2011

A Brescia

E’ piacevole scoprire che esiste ancora una  città di Brescia civile, non necessariamente accodata allo straripante quanto ignorante leghismo di frontiera. 

Giornata della memoria

olocaustoPer non dimenticare uno degli orrori più grandi che si sono verificati nella storia dell’intera umanità.

Ma la memoria la dobbiamo continuamente esercitare anche sui problemi che riguardano la nostra attualità. Parole come liberazione, democrazia, società, politica, mafia, hanno una storia e dei protagonisti che non dobbiamo mai dimenticare. Così come lavoro, operaio, giustizia, stato sociale, ambiente…..Ricordiamoci da dove veniamo, ricordiamoci chi siamo, ricordiamoci cosa vogliamo. Ogni giorno, sempre.

26 gennaio 2011

I soldi come obiettivo di vita

Successo“La radice profonda dell’immoralità sta nell’avere come scopo della vita quel genere di riuscita, che accomuna le ragazze come Ruby a tanti magari "seri" professionisti in ogni campo: più benessere, più gloria. Una certa idea limitata di riuscita (aver soldi, aver fama) si è imposta nel tempo lungo le vie delle filosofie e delle mode come la migliore e forse unica possibile. Come se gli uomini più realizzati fossero quelli che possono contare su benessere e fama.”

L’Avvenire, il giornale dei vescovi, nel suo editoriale di oggi. Una prima pagine che dovrebbe far riflettere tanti. A cominciare da chi si professa cristiano, da chi si riconosce nei valori della chiesa cattolica. Ma spesso non vuole vedere che “in molti uomini di successo si vede la triste grottesca maschera di qualcosa di disumano", mentre invece"ci sono santi sconosciuti, uomini ignoti che compiono le dimensioni del cuore, donando se stessi e sono imprenditori e suore, medici e contadini, preti e attori, operai e musicisti..” Abbiamo tutti il dovere di riflettere ed essere conseguenti nella vita. Nelle scelte che si è chiamati a fare per il bene della propria comunità, del proprio Paese. Con negli occhi il coraggio delle proprie idee e dei propri valori.  

22 gennaio 2011

sindacale

Giovedì, in fabbrica si sono svolte le assemblee “unitarie”, Fim e Fiom insieme, per illustrare l’accordo Fiat Mirafiori. Tempi contingentati, orologio in mano, per garantire a tutti (leggi soprattutto alla Fim), di poter spiegare le proprie ragioni. Tempi ridotti, quasi nulla, per le considerazioni dei lavoratori. Ma sufficenti per sfogare la rabbia, lo sdegno che ha prodotto la firma di quell’intesa. Con il rappresentante della Fim dunque che è stato duramente contestato. Il suo tentativo

Berlusconi, prendi esempio

cuffaroPer l’ex governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, condanna confermata: sette anni di reclusione per favoreggiamento di Cosa Nostra. Mafia. "Rispetto la magistratura, adesso andrò a costituirmi".

Liberiamocene

beri berlu“Chi vince prende tutto”, “é lo scontro finale”, “vincerò io e allora mi ricorderò di quanto stà avvenendo”. Potrebbero essere le parole di un Ben Alì, in una Tunisia  che ne ha rovesciato il potere  o ancora di un Berisha in Albania alle prese con altrettanti moti di rivolta popolare. Invece siamo in Italia, Berlusconi docet. A quando “"I figli bastardi dei Ben Ali dell'Albania hanno concepito scenari tunisini...per voi cittadini dell'Italia"?

 

20 gennaio 2011

Assessore al decoro

Per carità, per ora è solo indagato. Ipotesi di reato: riciclaggio, reimpiego di proventi frutto di reato, corruzione e cessione di sostanze stupefacenti in occasione di festini con prostitute. Francesco Orsi, consigliere comunale Pdl nella giunta di Roma con delega al…decoro. Lui: “Io come Berlusconi”. Cos’è, un ammissione di colpa? O la condivisione dell’idea di decoro?

Da ricovero

bossi e berluIl Paese ostaggio di due vecchi, malati di senilità galoppante e innamorati di sè stessi.

Il federalismo dei più furbi. di Marco Bracconi

15 gennaio 2011

Grazie operai di Mirafiori

Si è concluso il referendum alla Fiat di Mirafiori con la vittoria del sì alle nuove condizioni di lavoro volute da Marchionne. Una vittoria solo numerica e, inaspettatamente molto risicata. Il 46% dei lavoratori dello stabilimento ha saputo dire di no. Praticamente  metà degli operai, al netto degli impiegati, hanno detto NO. Pertanto per Marchionne e per tutti i sostenitori del sì, a partire dal Governo, una evidente sconfitta politica se si considera il contesto

12 gennaio 2011

Ah ecco

Si diceva, in fabbrica, della latitanza e del silenzio del Governo, rappresentante lo Stato, che dovrebbe tutelare anche quella parte di cittadini, di lavoratori, a cui sotto il ricatto della Fiat, vengono ridotti i diritti,  e a cui,  si cancella d’autorità la libertà di scegliere da chi poter essere rappresentati.

Oggi Berlusconi ha rimediato. 

Subappalto Fim e Uilm

“Questa mattina, all’inizio del primo turno, l’azienda ha interrotto la produzione per un’ora convocando delle assemblee.. I sindacati che hanno firmato l’accordo avevano scelto di non distribuire il testo dell’accordo medesimo e di non convocare alcuna assemblea.”

Non ci sono parole, è la palese dimostrazione del ruolo che hanno scelto di avere nella fabbrica i cosidetti sindacati firmatari del documento Marchionne (non un accordo perchè non c’è stata nessuna trattativa). Il rapporto e le condizioni  di lavoro degli operai totalmente subappaltato alla Fiat…

11 gennaio 2011

Delusione Bersani, solito Pd

pd e lavoroNonostante tutto, le sconfitte elettorali, le disfatte e le ricomposizioni a perdere, la vacuità delle proposte e la lontananza dalla gente, soprattutto dalla gente di sinistra, non ho mai smesso di sperare in una qualche forma di rinsavimento del Pd. E  a Bersani mi piace riconoscere una storia, un appartenenza ad una sinistra di popolo che nel Pd di oggi è merce rara. Nonostante le “amicizie” pericolose che invece quelle, nel Pd, ce ne sono da vendere. Anzi, forse, da buttare proprio. Fino ad oggi. Ma di fronte alla perentoria richiesta al sindacato (leggi Fiom) di rispettare il risultato del referendum (tradotto accettare e sottoscrivere l’accordo voluto dalla Fiat), Bersani si rivela assolutamente

10 gennaio 2011

Morire per strada,

“Tom non poteva fare nulla per il bambino. Aveva bisogno di latte per sopravvivere, e non ce n’era; non c’erano villaggi dove Tom avrebbe potuto trovare una balia, non c’erano pecore o capre o vacche. Tom avrebbe potuto dargli soltanto le rape, e queste lo avrebbero ucciso come la volpe.” Anno 1135.

da I Pilastri della terra, Ken Follet

Morire di stenti, per il  freddo, in strada. Venti giorni di “vita”, un gemellino e una sorellina di un anno e mezzo. Siamo in Italia, anno 20011, Bologna. Genitori italiani.

Nella società in cui viviamo, spesso, colpevolmente,  con lo sguardo rivolto altrove. Più spesso concentrato solo su noi stessi, sui piccoli, insignificanti, interessi materiali di una vita più grande di noi.

8 gennaio 2011

Come pidocchi stretti tra due unghie

Leggi il “Manifesto dei Giovani di Gaza per il cambiamento”. Una denuncia scritta da otto studenti residenti nella Striscia, stanchi e arrabbiati.
“Vaffanculo Hamas. Vaffanculo Israele. Vaffanculo Fatah. Vaffanculo UN. Vaffanculo UNWRA. Vaffanculo USA! Noi, i giovani di Gaza, siamo stufi di Israele, di Hamas, dell'occupazione, delle violazioni dei diritti umani e dell'indifferenza della comunità internazionale! Vogliamo urlare per rompere il muro di silenzio, ingiustizia e indifferenza, come gli F16 israeliani rompono il muro del suono;vogliamo

5 gennaio 2011

Caro Aries51

E’ bello ritornare a scrivere sul blog, dopo un periodo molto difficile della mia vita personale, non ancora completamente superato, e ritrovare la tua compagnia. Ho passato momenti di vuoto interiore che rendevano molto difficile anche solo esprimere

3 gennaio 2011

La Borsa approva, gli operai?

marchionneOggi, primi giorni anno 2011, i notiziari aprono con le dichiarazioni alla Borsa di Marchionne: “Se al referendum di Mirafiori vincono i no, non faremo alcun investimento..”(!) Capito?  In quello che lui definisce il nuovo mondo globalizzato, "di fronte alle grandi trasformazioni in atto nel mercato..ecc.,ecc.” sono gli operai che decidono le scelte strategiche della Fiat! Termini Imerese chiusa (qui però senza referendum), invece i fortunati operai di Pomigliano e Mirafiori devono decidere dà sè il futuro dello stabilimento: accettare di perdere diritti e dignità o non accettare e perdere il posto! Uè, visto i sindacati che lo seguono, il “Marchionne”, questa pare proprio essere la tanto decantata (vedi Cisl) “partecipazione” alle scelte e all’interesse aziendale. Un buon viatico, moderne relazioni sindacali e soprattutto moderne e avanzate scelte industriali. Poi Marchionne si supera

2 gennaio 2011

'nto culu al 2010!

La storia mi chiama e io rispondo: presente. Innanzituttamente: basta con lo scontro. Basta con la lotta all'avversario. Il paese ha bisogno di una fase nuova, di pacificazione tra gli opposti. Intalsensamente ho già pronti i nuovi slogan. Basta con la lotta tra maggioranza e opposizione. Basta con la lotta tra laici e cattolici. Basta con la lotta all'evasione fiscale. Basta con la lotta alla povertà. Basta con la lotta alla criminalità. quando dico basta è basta! Siamo in una fase nuova. Non serve la lotta ma il dialogo. E non solo tra forze politiche. Serve il dialogo anchemente tra istituzioni e cittadini, tra amministrati e amministratori, tra rapiti e rapitori, tra truffati e truffatori, tra 'ndrangheta e camorra, tra assassini e assassinati... tra cornuti e figghji i buttana: dialogo! La parola d'ordine è dialogo! Scusabilmente scusatemi. Mi sono fatto prendere la mano. Dovevo dire quelle quattro puttanate. Adesso va di moda fare i buoni, tanto la gente crede a tutte le cazzate che gli dici. Insommamente, infinemente e concludibilmente, il 2010 è stato un anno di luci ed ombre. Per cui, contando in un rilancio nel 2011, sintetizzo: 'nto culu al 2010! E già che ci siamo, 'nto culu anche al 2011!