31 marzo 2010

Grazie Presidente

napolitano_31122008 Un sussulto di dignità democratica. Finalmente un gesto concreto in mezzo a tante belle parole.

Responso

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Per l’ennesima volta l’esito del voto di domenica è sconfortante. Nonostante le malefatte compiute da questo governo ed in particolare l’irresponsabilità dimostrata nell’ultimo anno  dal nostro presidente del consiglio nel trascinare l’intero paese dentro i suoi guai giudiziari, la maggioranza dei cittadini italiani continua ad accordare fiducia a questa impresentabile compagine. Resta solo la nota positiva del movimento di Grillo a fare da contrasto all’ennesima conferma del tracollo sociale e politico di un opposizione di sinistra ormai destinata gradualmente a scomparire. Di questa coalizione si salva, alla grande, il solo Vendola a dimostrazione, ancora una volta, dell’incapacità del Pd ad avere un legame con il territorio e di valorizzare quel poco di buono che è rimasto a sinistra. Da registrare inoltre un Brunetta che si dimostra ancora…non all’altezza: prima se la prende con la Lega per la sua personale sconfitta e poi dichiara di non voler più correre in futuro per un elezione a primo cittadino. Lui che di poltrone pretende di averne più di una ma probabilmente considera invece non necessario, inutile, il mandato del popolo. E infine mi devo complimentare con una grossa fetta dei miei concittadini, quelli padani-bresciani. Probabilmente una ragione ce l’hanno: la figura del Berlusca in fondo non gli calza proprio bene in quanto a somiglianza politica e culturale, è molto meglio il “trota”, li rappresenta alla grande. Auguri.   

29 marzo 2010

Imbecillità senza età

                             
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Cerco spesso di approfondire, nel tentativo di conoscere e cercare di capire,  le difficoltà del vivere quotidiano che tanti nostri giovani e giovanissimi incontrano oggi. E sono convinto che dietro a gesti estremi, o a volte anche sciocchi, apparentemente senza una logica, incomprensibili a chi, di generazioni più vecchie, non vive la realtà quotidiana dei nostri adolescenti, ci siano delle ragioni importanti. Guardando la realtà con gli occhi, il vissuto, dei nostri giovani, dei nostri figli. Ma di fronte a certe notizie continuo a rimanere basito, indignato e veramente incavolato. Sono convinto che dietro a gesti di questo tipo non ci sia niente altro che un infinita e vergognosa ignoranza. Probabilmente ereditata.  

26 marzo 2010

E lo scandalo sarebbe Marrazzo?

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Ai tanti, soprattutto targati Pdl ma non solo, che hanno approfittato, speculato e spesso finto di scandalizzarsi per le frequentazioni di Marrazzo, vorrei chiedere:
sono più scandalose le preferenze sessuali, anche se potenzialmente rischiose per un uomo di governo, o il ruolo avuto dai rappresentanti della legge, i carabinieri arrestati, giornalisti e politici coinvolti, che hanno dapprima  pianificato il ricatto, hanno contribuito alla morte di una persona, infine messo in atto il ricatto con la silenziosa complicità di noti organi di stampa ed addirittura del presidente del consiglio?!  Purtroppo, possiamo esserne certi, anche grazie al livello dei nostri media, ai posteri sarà rimandata solo l’immagine svergognata di un uomo politico, Marrazzo, rovinato dai suoi pruriti sessuali, ma soprattutto rovinato dall’ipocrisia e la malafede di tanti suoi colleghi e concittadini.

25 marzo 2010

Al di fuori della legge

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Da parte del Vaticano un eloquente giustificazione per i decenni di silenzio e la mancanza di provvedimenti  a proposito dei casi di pedofilia nelle proprie file, che hanno visto il coinvolgimento in numerosi casi anche di alti prelati. Non abbiamo “mai proibito la denuncia degli abusi sui minori alle autorità giudiziarie”. Che vuol dire? L’obbligo morale e civile di rispettare la legge e di denunciare eventuali violazioni, in particolare quelle così vergognose e ignobili ai danni di indifesi bambini, vale solo per gli altri, i “comuni” cittadini, magari quelli che frequentano poco la chiesa? (..................)

20 marzo 2010

L’Italia che và in piazza

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Quella di oggi sarà ricordata come una giornata di piazza. Una giornata che ha visto in diverse città, diversissime manifestazioni popolari. Sì perchè la differenza tra Piazza S.Giovanni a Roma (Pdl) e Piazza Navona sempre a Roma (a difesa dell’acqua pubblica) o Piazza del Duomo Milano (contro tutte le mafie), o anche a Potenza (in solidarietà alla famiglia Claps) c’è e si vede tutta. Tra una piazza (riempita a metà) convocata dal capopopolo, boss del partito dell’amore Silvio Berlusconi, che ha messo in scena l’ennesima delirante e patetica rappresentazione dell’Italia delle meraviglie minacciata dai soliti magistrati comunisti, con il solito, già visto, ridicolo giurin-giurello a cui hanno dovuto sottostare i commensali del piccolo Re, e l’impegno civile a sostegno di un bene comune come l’acqua o in difesa dell’ambiente, la lotta alle tante mafie e alla loro infiltrazione nelle istituzioni, nell'economia e nella società italiana, o anche la concreta solidarietà di una intera comunità ad una famiglia che chiede giustizia per una figlia misteriosamente scomparsa e assassinata, non c’è paragone. Siamo su due piani diversi. Due diverse culture, sensibilità morali, civili e democratiche. La seconda, oggi, a Roma, Milano, Potenza ha dato un altra grande lezione morale alla maggioranza del Paese. Ci ha regalato un altra giornata di civiltà, una giornata di nuova speranza.

17 marzo 2010

La sindrome del padrone

di EDMONDO BERSELLI
….."È una situazione disperata, quella di Berlusconi, che lo induce a gesti disperati, o almeno terribilmente disinibiti, nel senso che fanno a pezzi il tessuto generale delle istituzioni del nostro Paese. Il "padrone" non riesce più a comandare, il suo partito si sta sfaldando, e i vari cacicchi cercano un'area di autonomia personale e politica. Berlusconi teme una "sindrome francese" e una sostanziale non vittoria alle elezioni regionali. Paradossale situazione del padrone che non riesce a spadroneggiare fino in fondo, pur cercando di farlo in tutti i modi. C'è una contraddizione intrinseca nell'azione di Berlusconi, e la formula proprietaria o "padronale" la riassume tutta, senza risolverla. Ma la questione è: in una democrazia può il capo del governo rivolgersi come un padrone alle autorità di garanzia?”

15 marzo 2010

Dall’Isola dei Cassaintegrati

Per chi non vuole rassegnarsi mai, mai, mai 

di Alessandro Gilioli4424840600_062247c988_o 

“Una volta c’erano gli operai che scendevano in piazza con i tamburi e i campanacci: per far sapere al mondo le ingiustizie che stavano subendo o lo stipendio da fame che portavano a casa, occupavano il centro di una città per una mattina. Poi sono arrivati quelli che bloccavano i treni: e sui giornali riuscivano a finirci, sì, ma al prezzo di rendere impopolare tra i più la loro battaglia. Allora è iniziata la stagione dei lavoratori che salivano sui tetti, notti al freddo e striscioni al vento, e qualche battaglia così l’hanno vinta: perché nell’era in cui tutto è mass media, saper usare bene i giornali e le tivù è la condizione base per provare a lottare.


La crisi dei parlamentari

euro_pioggia_senato_N Il 2009, anno di crisi e di difficoltà economiche per tanti italiani. Ma non per tutti. E’ il caso dei nostri “cari” (nel senso di costosi) parlamentari. Dalle dichiarazioni del reddito di deputati e senatori del 2009 ne escono dati, al solito, sconfortanti. Aumenti nell’ordine di diverse decine di migliaia di euro per i più. Resta, ovviamente, escluso il Presidente del Consiglio, fuoriquota, che passa da 14,5 a 23 milioni di reddito personale. E la compagnia dei nostri milionari rappresentanti del popolo conta di un consistente numero di parlamentari, soprattutto targati Pdl. Ma dimenticavo, questi signori vivono in un altro paese, il paese delle meraviglie. La realtà dei più, di tutti noi “poveri” cittadini, è lontana. La crisi è lontana, anzi è già passata.     

10 marzo 2010

Ministro del non lavoro

La notizia, ieri, era di quelle che lascia positivamente stupiti. In Commissione Lavoro, alla Camera, un accordo bipartisan per allungare la possibilità di utilizzo della Cassa Integrazione Ordinaria. Ovviamente un provvedimento che nasce dalla constatazione che la crisi economica reale, quella che investe quotidianamente tante persone, tanti lavoratori del nostro paese,è ben lungi dall’essere superata. Stupiva che, finalmente, da parte della maggioranza, si avvallava un provvedimento concreto a favore del mondo del lavoro dipendente. Di oggi il no del governo! Sacconi, Ministro del Lavoro, smentisce la sua stessa componente  in Commissione, ritenendo inutile il provvedimento e con argomentazioni assurde  comunicando che il governo darà parere negativo. Ancora una volta un ministro che dimostra la sua totale incompetenza e l’abitudine a falsificare la realtà. Un personaggio presuntuoso, spinto solo dalla sua ideologia ed uno smisurato odio nei confronti della Cgil e di tutto quello che rappresenta, lavoratori compresi. Un Ministro indegno di rappresentare il mondo del lavoro. Lui sì, inutile.

8 marzo 2010

Buon 8 marzo a tutte le donne

mimosa-in-flower1 Mi sembra giusto ricordarci che oggi, 8 marzo, è la giornata dedicata alle donne. Una giornata densa di significati, fin dalla sua nascita quando, l’8 marzo 1909, morirono tragicamente in una fabbrica tessile 129 donne. Scioperavano per rivendicare condizioni di lavoro più umane. Oggi ritengo sia doveroso riflettere e discutere sulla condizione della donna che, purtroppo, non ha ancora raggiunto quella parità di trattamento, quella giusta uguaglianza  e il dovuto riconoscimento, che sempre ha dimostrato di meritare. Ma anche oggi, 8 marzo, per tanti di noi, uomini e donne, è comunque una giornata di lavoro, di impegno, a volte di sacrificio. E spesso, per le donne, l’impegno e il sacrificio è doppio. Aldilà della retorica, un gesto di affetto e di riconoscenza credo sia dovuto. Una mimosa per tutte le donne. E…un grazie particolare alle mie donne, Pamela e la piccola Asia che oggi compie il suo primo anno di vita!

5 marzo 2010

Attentato al lavoro

biani040310 L’inciviltà di un Paese si misura anche dal continuo tentativo di attentare ai diritti del lavoro. L’insipienza e la malafede di una classe dirigente, formata e premiata sotto il controllo del Padrone, si evince da scelte come il disegno di legge, presentato e approvato dal Senato, in materia di  contratti di lavoro. L’ennesimo tentativo di togliere diritti, certezze legislative al soggetto debole, il lavoratore, a vantaggio del soggetto per sua natura forte nel rapporto di lavoro, l’impresa, l’imprenditore.