29 ottobre 2012

Firenze 10+10


Oltre tremila partecipanti, quattro giorni di lavoro, la stessa cornice di dieci anni fa, la Fortezza da Basso, ma un contesto politico tutto diverso. 
Si perché quando, nel 2002, i movimenti e le reti europee si diedero appuntamento a Firenze per dar vita al primo Forum sociale europeo, la crisi era solo una conseguenza annunciata delle analisi dei movimenti sull’impatto prossimo della globalizzazione economico-finanziaria. Oggi, invece, è una realtà nella quale siamo tutti immersi.......

23 ottobre 2012

Le donne e la crisi

"Sono solo un pò deluso. 
In una fabbrica, con qualche difficoltà, la cassa integrazione, e tante preoccupazioni, la risposta dei miei compagni di lavoro ai soprusi dell'azienda si è fatta sentire....
C'è una diffusa consapevolezza che c'è, ci deve essere, un limite a tutto. 
Si possono subire, sopportare, contratti non applicati, normative interpretate a piacere, velate minacce e ricatti di vario tipo.....
Ma quando viene meno il rispetto delle persone e delle loro vite si riesce a dire ancora un basta! 
E credo che tra quelli che dovrebbero sentire maggiormente il bisogno di far sentire la propria voce, in mezzo a quella di tutti i compagni di lavoro, ci siano le persone più deboli e quindi più martellate nello squilibrato rapporto personale con l'azienda. Sono quelli che stanno peggio e pagano il prezzo più alto. Tra questi, come sempre, le donne. 
Ecco la mia delusione.
Le donne sono tra le poche persone che mi hanno deluso...(con poche eccezioni).
Si parla di orario di lavoro, di tempo da dedicare alla propria vita, alla propria famiglia. La mia formazione mentale, la mia esperienza di vita, mi spinge a considerare le donne come le più sensibili, le più interessate e intransigenti sul tema. E le più battagliere!
Non è così nella fabbrica dove lavoro...

20 ottobre 2012

Politica, Lavoro e Vendola

Vendola. Ho ascoltato il suo racconto, appassionato, convinto, che parla al cuore di tanti che credono ancora al valore del lavoro. Bello.
E la persona Vendola che trasmette una immagine di sè onesta, perbene.
Forse una figura della politica italiana di oggi che bisogna mantenere, ascoltare, coltivare.

18 ottobre 2012

Sù la testa!

Settimana pesante, questa.
Giornate di scontro, in fabbrica. Una direzione aziendale dispotica.
La voglia di farti piegare la testa. Di far prevalere le scelte aziendali sulla tua vita. Flessibilità totale. Mancanza di rispetto. La pretesa di "usare" i lavoratori come si usa una macchina. 
L'arroganza di voler sanzionare, calpestare, coloro che si ribellano.
                                                                              
Ma anche l'emozione di vedere tanti lavoratori solidarizzare. L'indignazione di tanti compagni che si fermano, scioperano, escono dalla fabbrica a testa alta, guardando dall'alto in basso piccoli dirigenti che non capiscono. Sono povere persone a cui manca la dignità. Loro, la dignità  l'hanno venduta per la carriera. E il mio cuore che si riempie di gioia, siamo ancora in campo! Ritorniamo a pretendere rispetto.