"Sono solo un pò deluso.
In una fabbrica, con qualche difficoltà, la cassa integrazione, e tante preoccupazioni, la risposta dei miei compagni di lavoro ai soprusi dell'azienda si è fatta sentire....
C'è una diffusa consapevolezza che c'è, ci deve essere, un limite a tutto.
Si possono subire, sopportare, contratti non applicati, normative interpretate a piacere, velate minacce e ricatti di vario tipo.....
Ma quando viene meno il rispetto delle persone e delle loro vite si riesce a dire ancora un basta!
E credo che tra quelli che dovrebbero sentire maggiormente il bisogno di far sentire la propria voce, in mezzo a quella di tutti i compagni di lavoro, ci siano le persone più deboli e quindi più martellate nello squilibrato rapporto personale con l'azienda. Sono quelli che stanno peggio e pagano il prezzo più alto. Tra questi, come sempre, le donne.
Ecco la mia delusione.
Le donne sono tra le poche persone che mi hanno deluso...(con poche eccezioni).
Si parla di orario di lavoro, di tempo da dedicare alla propria vita, alla propria famiglia. La mia formazione mentale, la mia esperienza di vita, mi spinge a considerare le donne come le più sensibili, le più interessate e intransigenti sul tema. E le più battagliere!
Non è così nella fabbrica dove lavoro...