28 febbraio 2010

Terremoto in Cile

Il cordoglio e la mia più sentita solidarietà nei confronti di una popolazione, quella cilena, colpita da un terremoto tra i più forti mai registrati. Una tragedia che deve allarmare e immediatamente attivare tutti gli aiuti da parte del mondo intero (così come ad Haiti), in attesa di riuscire a quantificare le reali  proporzioni del disastro. 
P.S. In questi casi, da subito, nell’immediatezza della tragedia, in presenza di un numero non precisato,ma nell’ordine delle centinaia se non delle migliaia di morti i titoli dei nostri media principali, anche online, dedicano quasi sempre  l’apertura a possibili, quanto numericamente isolate, casi di vittime italiane. Si citano da subito le cifre fornite dalla Farnesina su eventuali nostri connazionali coinvolti. Mi è sempre sembrato di cattivo gusto e una mancanza di rispetto nei confronti delle intere popolazioni enormemente colpite  dalla tragedia. Non sarebbe preferibile, in quanto tutti noi abitanti del mondo, cercare di contestualizzare la notizia che riguarda pochi, o nessun italiano e darle uno spazio proporzionato?  

27 febbraio 2010

La risposta viola

POP_05_672-458_resize Ancora una volta è il popolo viola che risponde alle eversive quanto vergognose, dichiarazioni del Presidente del Consiglio. Lo fà nel migliore dei modi, attraverso la piazza. Una splendida folla di decine di migliaia di cittadini che, senza cappello dei partiti, rivendica una legge uguale per tutti. Ancora una volta grazie 

Berlusconi, la nostra vergogna

talebaerlu Basta! Italiani è ora di dire basta, diventa necessarioun sussulto di indignazione da parte di tutte le persone rispettabilidi fronte a l’ennesimo tentativo di un presidente del consiglio che ci impone ogni giorno una visione privata, personalistica, dei problemi del nostro Paese. Una visione dove al centro di tutto c’è un solo uomo. Berlusconi, i suoi interessi ed i suoi problemi. Il Paese è allo sfascio. L’ambiente, il territorio in cui viviamo è devastato, il lavoro che ci dà da vivere manca e la nostra vocazione industriale è venuta meno, la pratica della corruzione e delle tangenti è notizia quotidiana, la mala amministrazione pubblica con i relativi servizi ai cittadini sotto gli occhi di tutti, siamo il paese della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta, dei politici corrotti e mafiosi, degli evasori grandi e piccoli, della scuola che non garantisce neppure l’incolumità fisica dei nostri figli, della malasanità, dei pensionati che fanno la fame, delle speculazioni finanziarie e immobiliari, dell’intolleranza e del razzismo, e…..E Berlusconi? Lui dice che il male peggiore dell’Italia è la magistratura, una banda di talebani politicizzati! Coloro che, attraverso il loro lavoro, cercano di contrastare questa situazione. A volte rimettendoci la vita. Negli anni del berlusconismo dovendo ogni giorno difendersi dagli insulti e dalle aggressioni verbali del presidente del governo! Italiani, proviamo a vergognarci un pò. Per reagire a questo stato di cose.   

26 febbraio 2010

Scuole paritarie non per tutti

In questi anni si è sentito spesso parlare della scuola. Più spesso di scuola in termini di costi ed inefficenze. La ricetta adottata da una certa politica liberista è sempre quella. Il privato. La logica della concorrenza, del mercato. Da qui l’istituzione, dal 2000, delle scuole paritarie, scuole private riconosciute e sovvenzionata dallo Stato. Scelta sempre più marcata e sponsorizzata dal nostro governo, fino ad arrivare a discriminare in termini di sostegno economico la scuola pubblica ed i suoi docenti per favorire il privato, possibilmente se apparentato con una certa fede religiosa. Pertanto sovvenzioni dallo Stato per la scuola privata e incentivi,  sotto varie forme, dalle regioni per le famiglie che iscrivono i figli alle scuole private (la Lombardia insegna). Intanto, nella scuola pubblica, si riducono gli insegnanti, si tolgono risorse economiche, si eliminano materie base dall' insegnamento e si propone lo studio del nucleare(!), si risparmia sulla carta igienica! Si mette a rischio la salute dei nostri figli, stipati in edifici fatiscenti. Si amministra il sapere come una vecchia e scalcagnata azienda e con risultati mediocri. Compromettendo la necessaria conoscenza, la dovuta preparazione, il futuro dei nostri figli. O almeno di quelli che frequentano la scuola pubblica. Scelta di classe? Istruttivo quello che accade ai bambini e ragazzi disabili quando si rivolgono ad una scuola privata. Scusate, paritaria….

22 febbraio 2010

Imbecilli da punire

A proposito di Facebook e degli osceni gruppi che vi nascono nel nome della più diversa ma sempre grandissima imbecillità. Ultimo per ordine di apparizione ma forse in testa nella graduatoria “speciali cretini” è quello che insulta e sbeffeggia i bambini down. Penso che sbagliano coloro che anzichè vedere il male (gli idioti che lo costruiscono e quelli che vi aderiscono), guardano il dito e cioè Facebook e tutta la Rete in generale. Non è mai una soluzione quella di limitare uno strumento (la Rete) che può anche offendere ma certamente è anche portatore di progresso, conoscenza e condivisione positiva per tanti, soprattutto giovani utenti. Premesso questo, anche per la salvaguardia di quanto rimane di buono nella Rete, è necessario trovare un sistema per individuare e punire certi comportamenti. Forse si dovrebbe risalire a monte, isolando e perseguendo nella società, nella vita reale di tutti i giorni, questi signori che comunque si distinguono in negativo in ogni contesto. Forse ancora più a ritroso analizzarne l’educazione, la mancanza di valori, la loro solitudine. Ma nell’immediato continuo a pensare che qualche sana e tradizionale legnata…..Quando ci vuole, ci vuole!    

20 febbraio 2010

sindacale

Un ringraziamento ai miei compagni di lavoro per la loro massiccia partecipazione al voto sulla R.S.U. e per le numerose preferenze che mi hanno riconosciuto. Voti che ho apprezzato tantopiù perchè non riconducibili a richieste personali e alla cattiva abitudine di cercare il voto in un rapporto clientelare e niente affatto trasparente. Voti di tanti operai che non sempre condividono la mia visione politica ma che vogliono ancora credere in un rapporto alla pari con i propri rappresentanti sindacali in fabbrica. Onesto e costruttivo.

16 febbraio 2010

Quale sinistra?

scuola-vuota Sono rimasto stupito da una notizia che racconta di una preside di una scuola elementare e materna di Genova che ha precettato i docenti a fronte della scelta del consiglio di istituto di chiudere per otto giorni la scuola a tutti per effettuare la cosidetta settimana bianca. Prassi, sembra di capire, sempre più diffusa nelle nostre scuole pubbliche. Una scuola, questa, frequentata da tanti figli di operai ed immigrati. Il mio stupore? Sembra di capire dalle dichiarazioni della preside che il gesto oltre a non essere stato affatto apprezzato dai docenti, viene dagli stessi e dal sindacato che li rappresenta considerato autoritario e…fascista! Ma questi signori, oltre che formatori delle nuove generazioni, dei nostri figli, sono anche l'espressione dell’attuale, moderna sinistra? Ma lo sanno, dall’alto o dal basso dei loro scranni, i grossi problemi che stanno vivendo quotidianamente tante famiglie? Non pensano di avere il dovere morale di rispettare e  mantenere un contatto con la vita reale delle famiglie, anche al dì fuori dell'istituto scolastico?

15 febbraio 2010

Privatizzare le tragedie

terremoto Privatizzare l’emergenza, privatizzare gli interventi per prevenire, intervenire e gestire le tragedie. Terremoti, alluvioni, incendi, devono diventare tutti Grandi Eventi. L’ennesimo strumento per accontentare la fame di ricchezza, di potere, di piccoli e grandi speculatori, sciacalli delle disgrazie altrui. L’acqua, la scuola, la sanità, dopo le comunicazioni e le grandi infrastrutture, tutti beni e servizi essenziali, a disposizione di tutti  in una società avanzata, si decide di  trasformarli  in strumenti per il businnes, in merce da appioppare, con i dovuti costi aggiuntivi, ai soliti sprovveduti ed ignoranti cittadini italiani. La storia delle precedenti privatizzazioni pubbliche ci insegna come da grandi gruppi industriali alla collettività siano rimasti soli i debiti, con il capitale e gli utili intascati per anni da grandi imprenditori senza scrupoli e senza memoria. Come da monopoli di Stato si sia passati a monopoli nelle mani di privati, senza investimenti e con tariffe, per gli utenti, sempre più alte. La privatizzazione della Protezione Civile per ora non si fà. I piani dei Bertolaso & Berlusconi per ora devono slittare, non è il momento migliore. Ma ci riproveranno, fiduciosi della memoria corta e delle tante, troppe, menti annebbiate degli elettori italiani.   

Fantuttoni

Guardie e Ladri E bravo Fini! Il Presidente della Camera, oggi, esterna. E, ultimamente, spesso ci azzecca. Sui nostri politici stakanovisti e manager tuttofare ad esempio. Due, tre incarichi pubblici e stipendiati lautamente dalla Stato. “Al limite della decenza” o sulla moralità in politica “oggi chi ruba non lo fa per il partito, ma perchè è un ladro". Magari per tanti cittadini e semplici operai non è proprio una novità, però chi ha orecchie per intendere….

13 febbraio 2010

L’Italia di Berlusconi, provincia delle meraviglie

magic-italy “L'Italia è un paese normale? L'anomalia rappresentata da Berlusconi - il fatto che concentri in sé il potere politico e mediatico, che utilizzi il Parlamento come un'azienda destinata a fabbricare leggi che lo salvino dai tribunali, che vomiti insulti sulla magistratura, che critichi continuamente la Costituzione, che riduca la politica a un cumulo di barzellette e dichiarazioni istrioniche, che porti con sé il peso dei suoi scandali sessuali - tutto questo spingerebbe a rispondere di no. Ma c'è di più”. Riprendo, per intero, un bell’ articolo di Liberation, tradotto e già parecchio diffuso in Rete, sullo stato del nostro Paese visto dai francesi. Si dirà i soliti, superbi e sciovinisti, francesi, sempre pronti a criticarci. Ma nell’articolo in questione ( ...........)

11 febbraio 2010

Il padrone e i dipendenti

bruno-vespa-baciamano-a-silvio-berlusconi Dice bene, Berlusconi, che i giudici sono dipendenti pubblici (secondo lui tutti comunisti sfaticati sempre e solo a complottare contro), ma si dimentica spesso una cosa. I cittadini gli hanno conferito il mandato ed il potere di governare. Anche Lui, il presidente del consiglio, ha fatto giuramento sulla Costituzione Repubblicana. Ha giurato di servire al meglio il popolo italiano. Dunque, pure lui è un dipendente pubblico. Invece si comporta e ci governa da padrone. Il padrone che non si fà giudicare. E’ solo lui il giudice di sè stesso e della sua allegra combriccola. Vedi, oggi, Bertolaso, già preventivamente assolto dal gran Cavaliere. Le indagini non servono, solo lavoro sprecato (perchè lavorano, allora, anche i magistrati?). Ma si sà lui è fatto così, è baciato dal Signore (e soprattutto dalle signorine…). Insomma, lasciatelo lavorare! Ma…lavorano anche i padroni? Come no, sempre a fare i loro personali interessi….    

9 febbraio 2010

sindacale

Visto l’andazzo negativo, la cassa integrazione che stà per esaurire, la totale latitanza della RSU in tutti questi mesi e l’assoluta lontananza delle organizzazioni sindacali territoriali (leggi Fiom di Bescia); nessuna notizia e nessun coinvolgimento per i lavoratori, dirigenti aziendali incompetenti e, a loro volta, senza nessun potere decisionale, un clima dentro la fabbrica di rassegnazione e di egoismo, un consenso sindacale vicino allo zero…Insomma visto il disastro a cui siamo arrivati, penso sia necessario rimettersi in gioco direttamente. Lo faccio, candidandomi alla rielezione dei rappresentanti dei lavoratori in fabbrica. In una lista che non mi vuole, dentro un sindacato che mi considera una minaccia. Ma la sento come una scelta dovuta, obbligata. Per il rispetto mio e di tanti miei compagni di lavoro che da troppo tempo è venuto a mancare.

8 febbraio 2010

Fiat: Governo forte con i deboli, debole con i forti..

MARC--180x140 La polemica e la paventata crisi dei rapporti tra il Governo e la Fiat sembra giunta a conclusione. La Fiat ha deciso di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese e lo chiuderà. Scaiola, ministro dello sviluppo economico, ne prende atto e dichiara chiusa la discussione. Ma come? La voce grossa, la voce del padrone, del Berlusconi, dei vari esponenti di governo e di lotta popolana (vedi i soliti, patetici, leghisti che, al solito, le hanno sparate più grosse di tutti…) con il potenti non funziona? Le sparate mediatiche, la propaganda fine a sè stessa, di cui ogni giorno è composta l’azione di questo esecutivo, alla fine, non produce un bel niente? Non può essere, soprattutto in prossimità delle elezioni…E allora? E allora il governo, sempre per bocca di Scaiola, rilancia! “Non ci sarà più la Fiat? Abbiamo già la fila di coloro che vogliono prendere il suo posto!”. “Gli incentivi intascati in questi anni e gli impegni disattesi? Non dovranno restituire niente, basta polemiche..”Fanno parte dello stesso mondo, politico ed economico, fanno entrambi gli stessi interessi. I propri. Alitalia insegna. La crisi, l’occupazione, le ricadute sociali? Abitano su  un altro piano. Più in basso.

6 febbraio 2010

I soliti bresciani visti dalla solita politica

ligasacchi3 Le vicende politiche e sociali territoriali, il lavoro e il fisco, la crisi e l’occupazione, l’immigrazione e l’integrazione, la giustizia, la scuola e la formazione, il nucleare e l’ambiente...Non sono temi sul territorio bresciano che caratterizzano la campagna elettorale del politico moderno, illuminato. Si preferisce la tradizione, la caccia. Si preferisce.........................