27 ottobre 2009

Festa di popolo


Io, a malincuore, non ho partecipato al voto. Onestamente e per coerenza con le mie scelte politiche degli ultimi anni non mi sono sentito affatto come un potenziale elettore di questo Pd. Pertanto ho ritenuto corretto astenermi dal partecipare ad un evento che comunque rispettavo e consideravo come una bella giornata di mobilitazione, un espressione di opposizione dell’intero Paese.
In questi giorni, però, leggendo online i tanti commenti alla notizia sulle primarie del Pd e sulla elezione a segretario di Bersani, non posso non notare, da parte di numerosissimi utenti chiaramente antiberlusconiani, che prevale, a discapito della grande prova di democrazia partecipata che si è registrata domenica, un atteggiamento di malcelato disprezzo nei confronti dei dirigenti storici del Pd (con D’Alema in testa a tutti), di maliziosa incredulità sul conteggio dei partecipanti, di una approssimativa e negativa analisi sulla presunta età dei partecipanti.
Mi sembra un modo sbrigativo e sbagliato di leggere la giornata di domenica. Mi suscita un po’ la sensazione del già visto, della solita esagerata, a volte pretestuosa critica che da troppi anni vive e frantuma dal di dentro la sinistra....

26 ottobre 2009

Società progredite

Aderisco all’iniziativa che mi è stata recapitata via mail di rendere nota il più possibile una pratica così stupida e disumana.


INCREDIBILE CHE POSSA ESISTERE ! che fare, se non denunciare quello che sta ' accadendo, diffondendo il più possibile queste immagini. ....DANIMARCA : UNA VERGOGNA! BENCHE' QUESTO SEMBRI INCREDIBILE, OGNI ANNO, QUESTO MASSACRO BRUTALE E SANGUINARIO SI RIPRODUCE NELLE ISOLE FEROE, CHE APPARTENGONO ALLA DANIMARCA. LA DANIMARCA , UN PAESE SUPPOSTO 'CIVILIZZATO', MEMBRO DELL'UNIONE EUROPEA. TROPPE POCHE PERSONE AL MONDO CONOSCONO QUESTO AVVENIMENTO....

24 ottobre 2009

Siamo alle solite, nessun rispetto


Mi sento preso in giro. Come operaio, come cittadino, come italiano. In fabbrica si fà fatica: qualche giorno di lavoro, in condizioni sempre più disagiate e poi cassa integrazione. Sapete, sembra che questa cosa (la C.I.G.O.), sia piaciuta a tante aziende “irreprensibili” come quella in cui lavoro io. Americana, ricordo. La gestione della crisi da noi (ma non solo purtroppo) si traduce: volumi di produzione al 25% uguale a ore di produzione comandate al 20%!, con annesso incremento produttività (attraverso il maggior impegno dei dipendenti), aumento flessibilità (ci si deve adattare a mansioni diverse), totale disponibilità (tempi di chiamate al lavoro che si limitano  a poche ore dall’inizio del turno). Ci si scorda dei diritti (finanche del diritto di scioperare) e della sicurezza. Hai bisogno di qualche ora di ferie? No, non si può fare…dovresti recuperarle, così domani intera giornata di cassa! Bisogna capirla l’azienda, c’è la crisi, si deve risparmiare…e la cassa integrazione fà veramente risparmiare. Intanto stanno gradualmente impoverendo l’azienda. E piccolo, ma determinante, dettaglio: il costo di questa crisi ce la stiamo pagando interamente noi lavoratori...

17 ottobre 2009

Giornata di normale disastro


Leggo le notizie della giornata. Ogni tanto ho la sensazione che i grandi titoloni strillati sembra vogliano lasciare il posto ad una più sobria, responsabile esposizione degli avvenimenti della giornata. Sarà forse il fine settimana, il sabato e la domenica, giornate in cui tanti italiani si esercitano in un tentativo di sano e meritato riposo , che determina un clima meno arroventato anche sui giornali, nelle notizie online…

Ma forse è solo apparenza o soprattutto l’abitudine al disastro quotidiano. Ecco forse noi cittadini da troppi anni siamo saturi, logorati da giornaliere quanto feroci dispute politiche, da sempre nuovi e più squallidi scandali, dalla mala amministrazione, dalla violenza, dall’arrogante distacco con cui i poteri forti decidono il nostro vivere quotidiano, il nostro futuro e quello dei nostri figli.

16 ottobre 2009

Indegni! Non ci rappresentate

Senza la Fiom che rappresenta la maggioranza dei lavoratori metalmeccanici iscritti al sindacato.
Ancora una volta un contratto di lavoro per tutti i metalmeccanici, voluto e firmato da una minoranza  sindacale, senza mandato dei lavoratori e “forte” della sola legittimazione della…controparte!
E questa volta sono andati ben oltre l’obiettivo di un rapido aumento salariale (peraltro ridicolo), da poter spendere agli occhi dei lavoratori. La scelta di disdire con due anni di anticipo anche la parte normativa per rinnovarla con le “nuove regole” (non sottoscritte dalla Cgil) aveva ed ottiene ben altro risultato: mettere in pratica il modello di sindacato che da anni teorizza la Cisl e la Uil. Il sindacato, esercitato al di fuori dei luoghi di lavoro, quello dei servizi, dei patronati, dei caaf, dei centri di formazione, delle commissioni bilaterali di ogni tipo. La condivisione e la sottomessa partecipazione alle scelte dell’impresa. In cambio di legittimazione, sostegno politico, ritorno economico....

12 ottobre 2009

Crisi e “coesione sociale”

Sono arrabbiato, indignato per quello che stà accadendo nella fabbrica dove lavoro.

Lo sciopero. Venerdì 9, giornata di sciopero con adesioni insoddisfacenti. Me l’aspettavo: dopo 8 mesi di cassa integrazione, in una fabbrica sindacalizzata al rovescio (tante tessere ma pochissima cultura sindacale), impreparata e poco informata, c’era da aspettarselo.

Il fatto però vergognoso è stato il comportamento del nostro dinamico direttore di stabilimento che ha pensato bene, per la sola giornata di venerdì e con un preavviso di poche ore, di comandare al lavoro diversi operai che per il resto della settimana erano stati posti in cassa integrazione. Motivo ufficiale: necessità produttive! Vera finalità: sostituire gli operai in sciopero. In barba alla legge, in barba agli accordi e senza alcun rispetto per gli stessi operai. Oltretutto un gesto gratuito, senza una reale necessità. Non potevano ovviamente mancare le pressioni e le minacce. Come non mancano, nel corso della crisi, neppure precedenti comportamenti aziendali altrettanto vergognosi. Di fatto Cassa.....

7 ottobre 2009

Grazie Consulta, possiamo ancora sognare

In questi giorni ho ripreso il lavoro, in fabbrica, e sono state giornate intense. Mi sono sorpreso però, nonostante tutto, a sognare ad occhi aperti.

Ho sognato un Paese in cui aveva finalmente fine, dopo vent’anni, l’incubo del potere economico, politico, culturale e mediatico in mano agli uomini grigi. Loschi personaggi prestati alla politica che hanno consumato la vitalità, le speranze, la gioia di vivere di un popolo di eterni bambini.
Si percepiva per le strade, nelle case, nei luoghi del lavoro, un aria nuova, salutare ed elettrizzante. Si aveva la sensazione di un cammino civile che riprendeva, una voglia di pace sociale, di rispetto per l’ambiente, per la salute. Si riparlava di solidarietà, di stato sociale, di un tetto per tutti. Più tempo alla vita ed alla possibilità di assaporarla per intero....

6 ottobre 2009

Condoglianze

giugni La scomparsa di un uomo che ha dato un contributo importante ai diritti dei lavoratori, dedicando i suoi studi e la sua vita al mondo del lavoro e che è stato il padre dello Statuto dei Lavoratori, credo debba avere il doveroso spazio. A Gino Giugni il cordoglio e la riconoscenza di tutto il mondo del lavoro.

3 ottobre 2009

La Cgil si mobilita, il Paese si mobilita.

Nel post precedente il link che doveva rimandare alle iniziative della Cgil, oltre quelle della Fiom, non è corretto…chiedo scusa, colpa mia.
manifestaz Penso invece che sia interessante leggere le più recenti prese di posizione della Cgil, in quanto anche lo sciopero dei metalmeccanici si colloca in un contesto di più generale conflittualità che scaturisce da scelte reazionarie e pericolose di un governo che, nella sua marcia verso politiche falsamente liberiste, si sente invece minacciato da qualsiasi voce critica.
Interi settori, decisivi per il funzionamento di una corretta democrazia di un Paese, la magistratura, i giornalisti, si sentono minacciati della loro necessaria autonomia. Oggi nessun ruolo di garanzia, anche istituzionale, ha più diritto di critica nei confronti della politiche del Governo spesso ai limiti della costituzionalità (vedi lodo Alfano) e quasi sempre prive di ogni morale (l’ultima l’ennesimo condono fiscale). Neppure i “compagni” di partito (Fini), tantomeno il Presidente della Repubblica....

2 ottobre 2009

Lo sciopero dei metalmeccanici

Venerdì 9 ottobre è stato proclamato,da parte della Fiom, uno sciopero, l’intera giornata, di tutto il settore metalmeccanico per il rinnovo del contratto nazionale.
sciopero
Lunedì rientrerò in fabbrica dopo due settimane di cassa (e metà stipendio) che poi sono mediamente il periodo di riposo forzato che ogni mese l’ azienda per cui lavoro mi “concede” da circa 7 mesi.
Lo devo fare lo sciopero?
A questa domanda i vecchi e più saggi sindacalisti, in passato, avevano l’abitudine di rispondere: “di fronte ad un cartello di sciopero anche non condiviso, prima lo fai e solo dopo lo potrai contestare”. Si doveva sempre e comunque salvaguardare lo strumento dello sciopero, unica arma realmente efficace in mano ai lavoratori.
Il contesto era ovviamente un altro, esisteva un rapporto stretto tra il sindacato ed il lavoratore, una dialettica continua e spesso anche molto vivace, una concreta capacità del sindacato di presidiare il suo territorio: la fabbrica. Di essere vicino agli operai, di conoscere e dare ascolto ai loro bisogni, dare risposte e formare anche politicamente la cosidetta coscienza di classe.

1 ottobre 2009

Virus influenza A, reale rischio?

Sono mesi che sull’onda emotiva della notizia della cosidetta pandemia che potrebbe quest’inverno dilagare anche in Italia, mi tormento con tutta una serie di interrogativi a cui non trovo ancora una concreta risposta.

Si passa da notizie estremamente preoccupanti, le ultime infezioni serie su bambini anche molto piccoli, decessi che vengono attribuiti al virus (come nel caso della signora siciliana, nonostante un precedente buono stato di salute), ad altre che tendono a minimizzare se non addirittura a considerare quasi una montatura tutta la faccenda. Su tutti il viceministro alla salute On. Ferruccio Fazio, che è passato, come altri esponenti del governo, da una iniziale drammatizzazione della situazione ad una successiva e infinita serie di smentite poi.

babyInfluenza Anche in Rete passano tante notizie in merito, soprattutto a riguardo dell’enorme business che le grandi compagnie farmaceutiche già intravedono dietro alla produzione e la commercializzazione del vaccino.

In merito al problema mi è sembrato, dal punto di vista della conoscenza medica del problema, molto interessante la lettura del blog http://nuovainfluenza.blogspot.com

Invece mi è sembrato veramente da paese del terzo mondo il modo di gestire il problema e di comunicare correttamente ai cittadini lo stato delle cose.

Non sono persona che immediatamente và nel panico, ma certo rimane in me una sensazione di grave dubbio: siamo di fronte a elementi che vengono taciuti per la loro gravità o invece si è volutamente accentuato lo stato di preoccupazione per il solito fine di lucro sulla pelle delle persone?