26 gennaio 2011

I soldi come obiettivo di vita

Successo“La radice profonda dell’immoralità sta nell’avere come scopo della vita quel genere di riuscita, che accomuna le ragazze come Ruby a tanti magari "seri" professionisti in ogni campo: più benessere, più gloria. Una certa idea limitata di riuscita (aver soldi, aver fama) si è imposta nel tempo lungo le vie delle filosofie e delle mode come la migliore e forse unica possibile. Come se gli uomini più realizzati fossero quelli che possono contare su benessere e fama.”

L’Avvenire, il giornale dei vescovi, nel suo editoriale di oggi. Una prima pagine che dovrebbe far riflettere tanti. A cominciare da chi si professa cristiano, da chi si riconosce nei valori della chiesa cattolica. Ma spesso non vuole vedere che “in molti uomini di successo si vede la triste grottesca maschera di qualcosa di disumano", mentre invece"ci sono santi sconosciuti, uomini ignoti che compiono le dimensioni del cuore, donando se stessi e sono imprenditori e suore, medici e contadini, preti e attori, operai e musicisti..” Abbiamo tutti il dovere di riflettere ed essere conseguenti nella vita. Nelle scelte che si è chiamati a fare per il bene della propria comunità, del proprio Paese. Con negli occhi il coraggio delle proprie idee e dei propri valori.  

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