14 novembre 2012

La lotta e i nostri figli

Oggi si sono svolte centinaia di manifestazioni in tutta Italia che si sommano a molte altre in tutta Europa. Si manifestava, si scioperava contro quelle politiche economiche e sociali che in questi anni, in particolare in questi difficili anni di crisi, ci stanno strangolando. Stanno impoverendo il Paese, interi strati sociali sono stati messi in ginocchio. Si tagliano i salari e le protezioni sociali, si cancellano i diritti, si smantellano le migliori conquiste sociali dell'intero novecento. Le disuguaglianze e le ingiustizie sociali sono in costante e inesorabile aumento.
Si ipoteca il nostro futuro, quello dei nostri figli. 
Tanti cittadini, operai, studenti sono scesi in piazza per dire basta!
Un semplice, quanto necessario gesto di estrema dignità.
Tanti operai, lavoratori dipendenti di ogni categoria, hanno aderito allo sciopero generale.
Insieme, ragazzi e operai per riappropriarsi del loro, del nostro futuro.
A sfidare i manganelli, a muso duro.

Una lezione, quella dei nostri figli, che parla a tutti noi. Parla soprattutto a tanti operai, anche colleghi, che non hanno neppure scioperato. Parla ad un sindacato che troppo spesso non riesce neppure a condividere la piazza insieme ai nostri ragazzi. 
Un sindacato che ci tiene in fabbrica, preferisce scioperare a fine turno!, mentre in piazza i nostri figli vengono manganellati...
Una lezione che deve servire. Il cammino che abbiamo davanti è molto impegnativo, cerchiamo di valorizzare e mettere insieme il meglio che abbiamo!   




2 commenti:

Aries 51 ha detto...

Ed il meglio che abbiamo sono proprio questi ragazzi ...
Buona serata Severo.

severus ha detto...

..forse è perché ho dei figli che cominciano ad avere l'età per capire molte cose e il loro arguto sguardo sul mondo mi affascina. Forse è perché sono anche molto orgoglioso di come cominciano già a sentirsi parte di una società e voler attivamente partecipare a costruire il loro futuro. Mai come adesso mi sembra necessario dar loro delle risposte. Ricostruire per loro, insieme a loro, la speranza di un mondo migliore. E allo stesso tempo mai come ora mi fanno rabbia, mi fanno pena tutti quei padri, quelle madri, adulti, lavoratori, che non sentono il bisogno di lottare per il futuro dei propri figli...Ciao Aries51, molto lieto di risentirti.

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