9 novembre 2012

Sciopero Europeo

14 novembre: la mobilitazione in Europa, gli appuntamenti

Roma, Bucarest, Praga, Stoccolma, Madrid, Lisbona, Atene e in tante altre città europee, il 14 novembre scenderanno in piazza i lavoratori e le lavoratrici per dire: l'austerità non funziona, è necessario un cambio di rotta per ridare impulso al lavoro e per ristabilire la giustizia sociale e la solidarietà tra i paesi. Manifestazioni, sit-in e scioperi generali si susseguiranno per tutta la giornata ».

Le ragioni della mobilitazione.....
proclamata dalla Confederazione Europea dei Sindacati in un documento:


14 NOVEMBRE 2012 CON LA CONFEDERAZIONE EUROPEA DEI  SINDACATI PER  IL LAVORO E LA SOLIDARIETA'  – NO ALL'AUSTERITA' - L'AUSTERITA'  NON FUNZIONA!

Da molti  anni   il  movimento sindacale europeo deplora  le misure di  austerità.  Esse trascinano  l'Europa nella stagnazione economica,   fino alla  recessione.   Il   risultato:  blocco della  crescita e disoccupazione  in  continuo aumento.   I   tagli   a   salari   e   protezione   sociale   sono   attacchi   al   modello   sociale   europeo   e   aggravano disuguaglianze ed ingiustizia sociale.

Gli “errori di valutazione” del Fondo monetario internazionale (FMI) hanno avuto un impatto incalcolabile sulla vita quotidiana dei   lavoratori  e  cittadini  europei.  Tutto  ciò  rimette  in gioco  l'intera base delle politiche di  austerità. Il FMI si deve scusare. La Troika deve rivedere le sue richieste.

L'Europa ha un debito sociale,  non esclusivamente monetario.  E'  stata promessa una ripresa che non è mai  
avvenuta. 25 milioni di europei non hanno lavoro. In alcuni paesi il tasso di disoccupazione giovanile oltrepassa il  50%. Il senso di ingiustizia è diffuso e lo scontento sociale sta crescendo.

E'  NECESSARIO UN CAMBIO DI  ROTTA VERSO UN PATTO SOCIALE EUROPEO

I  sindacati  europei  chiedono un cambiamento di  rotta.  Le misure applicate non stanno  funzionando,  stanno invece distruggendo I nostri lavori e il nostro patrimonio sociale.

La Ces chiede un patto sociale per  l'Europa,  con un vero dialogo sociale,  una politica economica che stimoli  occupazione di qualità, la solidarietà tra paesi e la giustizia sociale.

I   lavoratori   stanno pagando a  caro prezzo  crisi  e misure di  austerità,  mentre  il  mondo della  finanza  e gli  speculatori continuano a prosperare.

Poniamo fine alla frode fiscale, ai paradisi fiscali e alla competizione fiscale tra paesi. La tassa sulle transazioni  finanziarie deve contribuire a riparare I danni del capitalismo senza regole.

PER  IL LAVORO E LA SOLIDARIETA' NO   ALLE DISUGUAGLIANZE SOCIALI

Noi rifiutiamo:
− lo smantellamento della protezione
sociale;
− l'aumento della flessibilità del mercato
del lavoro;
− la privatizzazione dei servizi pubblici;
− la pressione al ribasso sui salari;
− la diminuzione delle pensioni;
− la deregolamentazione degli standard
sociali;
− l'esclusione sociale;
− la crescita delle disuguaglianze;
− l'attacco alla contrattazione collettiva e
al dialogo sociale.

Noi proponiamo:
− una governance economica al servizio della crescita
sostenibile e occupazione di qualità;
− giustizia economica e sociale attraverso politiche di
redistribuzione, tassazione e protezione sociale;
− una garanzia occupazionale per i giovani;
− un'ambiziosa politica industriale europea orientata
verso un'economia verde e a basse emissioni di
carbonio e verso settori rivolti al futuro, con
opportunità di occupazione e crescita;
− l'intensificazione della lotta contro il dumping sociale
e salariale;
− la condivisione del debito attraverso gli Eurobond;
− l'effettiva applicazione di una tassa sulle transazioni
finanziarie per combattere la speculazione e
agevolare politiche di investimento;
− l'armonizzazione della base fiscale con un tasso
minimo per le imprese in Europa;
− uno sforzo determinato per combattere l'evasione e
la frode fiscale;
− il rispetto per la contrattazione collettiva e il dialogo
sociale;
− il rispetto dei diritti sociali e sindacali fondamentali.



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