16 ottobre 2009

Indegni! Non ci rappresentate

Senza la Fiom che rappresenta la maggioranza dei lavoratori metalmeccanici iscritti al sindacato.
Ancora una volta un contratto di lavoro per tutti i metalmeccanici, voluto e firmato da una minoranza  sindacale, senza mandato dei lavoratori e “forte” della sola legittimazione della…controparte!
E questa volta sono andati ben oltre l’obiettivo di un rapido aumento salariale (peraltro ridicolo), da poter spendere agli occhi dei lavoratori. La scelta di disdire con due anni di anticipo anche la parte normativa per rinnovarla con le “nuove regole” (non sottoscritte dalla Cgil) aveva ed ottiene ben altro risultato: mettere in pratica il modello di sindacato che da anni teorizza la Cisl e la Uil. Il sindacato, esercitato al di fuori dei luoghi di lavoro, quello dei servizi, dei patronati, dei caaf, dei centri di formazione, delle commissioni bilaterali di ogni tipo. La condivisione e la sottomessa partecipazione alle scelte dell’impresa. In cambio di legittimazione, sostegno politico, ritorno economico....

Noi lavoratori ci ritroviamo, scippati del nostro contratto, del nostro ruolo, della nostra storia, a dover lottare, di fronte al fatto compiuto, a dover scioperare per dire la nostra, per farci rispettare  da una autoproclamata rappresentanza! 
Fim e Uilm hanno svolto al meglio il loro sporco compitino…
Il sindacato moderno, oggi diventa realtà: lo ritroveremo nelle sedi istituzionali, politiche, nei propri centri di servizio, impegnato a spartirsi con le imprese risorse pubbliche per lo sviluppo, la formazione, i servizi al territorio. Certamente non lo vedremo più nei luoghi di lavoro, nelle fabbriche a difendere gli operai. Il sindacato, aconflittuale per scelta, in giacca e cravatta ci spiegherà la dinamica  del salario totalmente variabile, l’andamento dei fondi investiti nella borsa, le nuove regole da rispettare.  _MG_1960
Questa è una brutta  pagina della storia sindacale, del movimento operaio. E’ una brutta pagina per il Paese, non ne avevamo proprio bisogno.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Severus,questa è la dimostrazione di quello che dicevamo nel commento dell'altro giorno. Ormai siamo arrivati al punto che l'unico diritto che ha l'operaio è quello di lavorare (per chi ha ancora un lavoro)e stare zitto. Siamo tornati indieto di 50 anni,tutto quello che si era comquistato lo abbiamo perso.Oggi,nelle fabbriche operai assunti a tempo indeterminato sono in minoranza e di consequenza viene a mancare la forza di lottare,lo sanno i padroni e lo sa la fim e la uilm.Quello che mi preoccuoa maggiormente sta nel fatto che questa maggioranza di governo è andata su con moltissimi voti degli operai. Io spero solo che questa situazione serva di lezione e che la prossima volta ci pensino bene.
La mia considerazione sembra fatta da un pessimista,(sono così ottimista che sono sicuro che prima o poi trovo lavoro), in realtà sono convinto che trovermo (mi metto in mezzo pure io) la forza di lottare perchè noi italiani quando ci troviamo con le spalle al muro sappiamo reaggire.
adesso ti saluto e grazie che mi dai la possibilità di dire qualcosa.
Ciao Antonio

severus ha detto...

grazie antonio, soprattutto per il tuo ottimismo. ne abbiamo bisogno tutti, nonostante tutto ci si deve ancora credere. ciao

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