17 ottobre 2009

Giornata di normale disastro


Leggo le notizie della giornata. Ogni tanto ho la sensazione che i grandi titoloni strillati sembra vogliano lasciare il posto ad una più sobria, responsabile esposizione degli avvenimenti della giornata. Sarà forse il fine settimana, il sabato e la domenica, giornate in cui tanti italiani si esercitano in un tentativo di sano e meritato riposo , che determina un clima meno arroventato anche sui giornali, nelle notizie online…

Ma forse è solo apparenza o soprattutto l’abitudine al disastro quotidiano. Ecco forse noi cittadini da troppi anni siamo saturi, logorati da giornaliere quanto feroci dispute politiche, da sempre nuovi e più squallidi scandali, dalla mala amministrazione, dalla violenza, dall’arrogante distacco con cui i poteri forti decidono il nostro vivere quotidiano, il nostro futuro e quello dei nostri figli.

E allora notizie sullo scontro tra i massimi poteri della nostra democrazia, esecutivo e legislativo, diventano ordinarie; gli avvisi di garanzia per disastro e omicidio colposo, per delle accertate responsabilità amministrative, nel terremoto in Abruzzo, prevedibili, scontati; la ricostruzione storica dei rapporti tra mafia e Stato tempo perso…

Siamo invece costretti a preoccuparci per le minacce ricevute dai nostri massimi esponenti politici ad opera delle Brigate Rivoluzionarie (da intendersi come nuova veste delle Brigate Rosse). Costretti da un ipocrita sequenza di messaggi di solidarietà da parte della politica del palazzo che i giornali ci rifilano in tutte le salse. Un teatrino che da vent’anni và in scena ogni qual volta si manifestano elementi di tensione sociale. Nelle stesse identiche forme e modalità, con una tempistica straordinaria.

Invece oggi, a Roma, per le strade, per finire in piazza Bocca della Verità, duecentomila persone hanno manifestato contro ogni tipo di razzismo e per il rispetto dei diritti umani. E’ un buon segnale. Forse che uscire dalle case, dall’isolamento, ritrovarci in una collettività democratica, sia la strada giusta per risvegliare dal torpore quotidiano le nostre coscienze?

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