26 febbraio 2010

Scuole paritarie non per tutti

In questi anni si è sentito spesso parlare della scuola. Più spesso di scuola in termini di costi ed inefficenze. La ricetta adottata da una certa politica liberista è sempre quella. Il privato. La logica della concorrenza, del mercato. Da qui l’istituzione, dal 2000, delle scuole paritarie, scuole private riconosciute e sovvenzionata dallo Stato. Scelta sempre più marcata e sponsorizzata dal nostro governo, fino ad arrivare a discriminare in termini di sostegno economico la scuola pubblica ed i suoi docenti per favorire il privato, possibilmente se apparentato con una certa fede religiosa. Pertanto sovvenzioni dallo Stato per la scuola privata e incentivi,  sotto varie forme, dalle regioni per le famiglie che iscrivono i figli alle scuole private (la Lombardia insegna). Intanto, nella scuola pubblica, si riducono gli insegnanti, si tolgono risorse economiche, si eliminano materie base dall' insegnamento e si propone lo studio del nucleare(!), si risparmia sulla carta igienica! Si mette a rischio la salute dei nostri figli, stipati in edifici fatiscenti. Si amministra il sapere come una vecchia e scalcagnata azienda e con risultati mediocri. Compromettendo la necessaria conoscenza, la dovuta preparazione, il futuro dei nostri figli. O almeno di quelli che frequentano la scuola pubblica. Scelta di classe? Istruttivo quello che accade ai bambini e ragazzi disabili quando si rivolgono ad una scuola privata. Scusate, paritaria….

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