15 febbraio 2010

Privatizzare le tragedie

terremoto Privatizzare l’emergenza, privatizzare gli interventi per prevenire, intervenire e gestire le tragedie. Terremoti, alluvioni, incendi, devono diventare tutti Grandi Eventi. L’ennesimo strumento per accontentare la fame di ricchezza, di potere, di piccoli e grandi speculatori, sciacalli delle disgrazie altrui. L’acqua, la scuola, la sanità, dopo le comunicazioni e le grandi infrastrutture, tutti beni e servizi essenziali, a disposizione di tutti  in una società avanzata, si decide di  trasformarli  in strumenti per il businnes, in merce da appioppare, con i dovuti costi aggiuntivi, ai soliti sprovveduti ed ignoranti cittadini italiani. La storia delle precedenti privatizzazioni pubbliche ci insegna come da grandi gruppi industriali alla collettività siano rimasti soli i debiti, con il capitale e gli utili intascati per anni da grandi imprenditori senza scrupoli e senza memoria. Come da monopoli di Stato si sia passati a monopoli nelle mani di privati, senza investimenti e con tariffe, per gli utenti, sempre più alte. La privatizzazione della Protezione Civile per ora non si fà. I piani dei Bertolaso & Berlusconi per ora devono slittare, non è il momento migliore. Ma ci riproveranno, fiduciosi della memoria corta e delle tante, troppe, menti annebbiate degli elettori italiani.   

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