3 dicembre 2009

“La Fiom è a fianco dei lavoratori”


Vorrei poterlo dire. Vorrei dimostrare ai miei compagni di lavoro che la Fiom è diversa. E’ con noi, anzi siamo noi la Fiom. E continuo a voler credere che, da qualche parte, sia rimasto ancora un sindacato serio, capace, a fianco dei lavoratori. Nella fabbrica dove lavoro io non è così. Non lo è più.
Da inizio anno, nonostante le centinaia e centinaia di ore di permesso sindacale, i nostri delegati sindacali, tutti della Fiom, non hanno mai ritenuto necessario discutere con noi. Del futuro molto incerto della nostra fabbrica. Non hanno mai ritenuto un loro dovere neppure informarci dei loro incontri con l’azienda. Neppure comunicarci le date delle ripetute procedure di cassa integrazione che firmavano. Oggi non sappiamo cosa faremo nelle prossime settimane. Cassa? Ferie? Qualcuno lavorerà? Tantomeno cosa potrà accadere ad aprile quando si esaurirà la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione.
Di loro, i rappresentanti sindacali, sappiamo solo che hanno il mandato scaduto. Da due mesi avrebbero dovuto aprire la procedura per il rinnovo della R.S.U. Non hanno nessuna intenzione di farlo, alla faccia della democrazia. Il motivo? Hanno chiesto ed ottenuto dall’azienda, la loro naturale controparte, la legittimità di mantenere la rappresentanza…!

3 commenti:

severus ha detto...

forse dovrei aggiornare il post ma...non cambia il significato.
novità: sembra che il sindacato abbia deciso di aprire la procedura per il rinnovo della RSU. Motivo? sono le regole? la democrazia? No, semplicemente la Direzione aziendale ha cambiato idea, ha deciso di non riconoscerle più!!

Aries 51 ha detto...

Ciao Severus. Solo per augurare a te e a tutti i lavoratori che questa situazione migliori e possa darvi respiro e un poco di serenità, che dovrebbe
essere compresa nel minimo salariale. Non mollare, per la tua famiglia e per i tuoi compagni. E forse anche un po per me. Io Ho smesso di credere alla macchina sindacale nei primi anni 80 e sono convinto di non avere sbagliato, ai miei tempi non si cenava col capo del governo, si stava in fabbrica con gli operai.

severus ha detto...

grazie aries51 per la tua solidarietà che percepisco vera, di chi ha vissuto sulla sua pelle certe situazioni. Anche io non guardo più da molto tempo il sindacato con gli occhi da ingenuo ma non posso rimanere impassibile di fronte alla dissoluzione del suo storico e sempre necessario ruolo in fabbrica. Sento ancora un pò il dovere, sopratutto nei confronti dei miei giovani compagni, di dare il mio personale contributo.....

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