27 ottobre 2009

Festa di popolo


Io, a malincuore, non ho partecipato al voto. Onestamente e per coerenza con le mie scelte politiche degli ultimi anni non mi sono sentito affatto come un potenziale elettore di questo Pd. Pertanto ho ritenuto corretto astenermi dal partecipare ad un evento che comunque rispettavo e consideravo come una bella giornata di mobilitazione, un espressione di opposizione dell’intero Paese.
In questi giorni, però, leggendo online i tanti commenti alla notizia sulle primarie del Pd e sulla elezione a segretario di Bersani, non posso non notare, da parte di numerosissimi utenti chiaramente antiberlusconiani, che prevale, a discapito della grande prova di democrazia partecipata che si è registrata domenica, un atteggiamento di malcelato disprezzo nei confronti dei dirigenti storici del Pd (con D’Alema in testa a tutti), di maliziosa incredulità sul conteggio dei partecipanti, di una approssimativa e negativa analisi sulla presunta età dei partecipanti.
Mi sembra un modo sbrigativo e sbagliato di leggere la giornata di domenica. Mi suscita un po’ la sensazione del già visto, della solita esagerata, a volte pretestuosa critica che da troppi anni vive e frantuma dal di dentro la sinistra....
 Da qualche anno, attraverso la Rete, a questo giochino vedo che vi partecipano in tanti. Spesso molto giovani, senza memoria storica. Ultimamente perlopiù folgorati dall’Italia dei Valori. Magari non tanto da Di Pietro ma da magistrati, sindacalisti, giornalisti, gente dello spettacolo imbarcati di recente e che hanno dato un contributo determinante alla dimensione politica dell’IdV di oggi. Grazie alle loro capacità, alla loro cultura, alla loro esperienza politica e umana cresciuta all’ombra, se non addirittura dentro, la sinistra storica italiana.
Non esiste ancora in Italia, in politica, la nuova generazione. La generazione del futuro, slegata da partiti organizzati, dalla storia politica e sociale italiana, non esiste.
Pertanto credo sarebbe opportuno un esercizio di umiltà e onestà intellettuale prima di scrivere spropositati e fantasiosi giudizi nell’anonimato della Rete. Soprattutto rispetto nei confronti di chi negli ultimi trent’anni ha fatto, o ha cercato di fare, sulla sua pelle, ogni giorno, magari per la strada o nelle fabbriche, magari solo come semplice militante, una politica sociale, solidale. Di sinistra.

Oggi, una forza politica storica e maggioritaria della sinistra italiana ha dimostrato di essere ancora in grado di smuovere dal quotidiano torpore milioni di persone. Se ne deve prendere atto di questo e  credo ci debba essere anche grande rispetto. Per chi l’ha voluta, questa giornata, ma soprattutto per tutte quelle persone perbene che vi hanno partecipato.
Si deve dare attenzione a questo popolo, giovane o meno giovane che vuole contribuire a costruire e sostenere un nuovo progetto politico, che vuole esprimere il suo consenso e la sua voglia di partecipare. Attraverso una modalità di far politica che fà bene a tutti. Perlomeno a tutti quelli che non condividono l’unico altro grande riferimento culturale e politico rimasto. Il berlusconismo. 

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Severus,più che per un commento ti scrivo due righe per un saluto. anchio domenica sono stato dubbioso per andare a votare,ero anche uscito per farlo, però quando sono arrivato presso la sede del PD, sono passato oltre. Non mi sento rappresentato da nessuno di questi partiti. E' vero,che si è dimostrato di essere molto democratici nel scegliere il segretario con delle votazioni però è anche vero che non c'è nessuna innovazione. Adesso ci saranno altre scissioni, e come ti scrivevo la volta precedente, altri piccoli partiti e quindi altri voti persi. Io capisco essere democratici, ma possibile che a sinistra vogliono essere tutti prime donne? e mai possibile che non riescono a trovare un punto di incontro e collaborare tutti insieme? la democrazia è bella perchè ognuno può esprimere la propia idea, ma poi bisogna riuscire di metterle insieme tutte queste idee e portare avanti un programma uniti, se no che democrazia è.
Non so se sono riuscito a esprimere bene il mio pensiero,ma le cose da dire sono tante, ma sono molto lento nel scrivere (ho impiegato un'ora per queste due parole) e quindi adesso mi fermo qui sperando che la prossima volta ci sia qualcosa di positivo da commentare.
Ciao luca speriamo di incontrarici prima o poi.
Un saluto a te e famiglia
Antonio

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