28 settembre 2009

Le due Italie, un solo presidente…

Non era mia intenzione cominciare con un post che riguarda una notizia politica. Ma…non si può non imbarazzarsi, dico meglio indignarsi, di fronte ad alcune fresche uscite veramente stomachevoli della nostra politica, anzi del capobastone della nostra politica, l’illustre Cavalier Berlusconi & seguito. Leggere per credere. Berlusca

Aldilà del delirio di esternazioni da osteria fatte dal Nostro, a cui purtroppo ci si è abituati, mi ha veramente costernato, parlando della crisi, la dichiarazione “…molte categorie di lavoratori, che non hanno subito alcun contraccolpo negativo dalla crisi economica, hanno ridotto i propri consumi perché sono attanagliati dalla paura”. E allora rimando la riflessione ad alcune notizie odierne:

dati INPS su utilizzo della cassa integrazione e indennità di disoccupazione. Vorrei che qualcuno di questi signori sapesse, a cominciare dal massimo esponente del governo, che l’indennità di cassa integrazione, al netto delle trattenute sociali e dell’irpef, si traduce in un assegno mensile che và dai 700 agli 800 euro. Può considerarsi un reddito sufficiente per far ripatire i consumi? Personalmente, da “utilizzatore finale” di questo ammortizzatore le posso rispondere? Pagato affitto, corrente, gas, acqua, generi alimentari, spese per scuola, ecc., devo calcolare quanto mi rimane o lo capite da soli? Non stanno certamente meglio quelli che hanno perso reddito e lavoro! E tra cassa e licenziati parliamo di milioni di persone con relativa famiglia…

vorrei anche ricordare a lorsignori che quando si parla di indennità di disoccupazione o di cassa integrazione, i soldi che si usano fanno parte di un apposito fondo INPS che viene alimentato da sempre dai versamenti mensili dei lavoratori dipendenti e relative imprese. Pertanto i decantati (da qualche maldestro ministro) ammortizzatori sociali che solo in Italia ci sarebbero, ce li siamo ampiamente pagati!crisi

lo scudo fiscale. Un rinnovato abominio del nostro governo che sembra non conosca limiti all’ottusità, l’arroganza e l’impunità a cui ci stà abituando…

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