2 maggio 2010

Grecia e Italia, similitudini preoccupanti

grecia




La disastrosa crisi economica della Grecia e il piano per risanare il Paese, “più tasse e meno salario”, mi ricorda molto le  scelte, molto simili, fatte anche in Italia negli ultimi vent’anni. Per entrare in Europa, per riformare un Paese corrotto, per rilanciare l’economia, la competitività e la produttività, l’efficenza della pubblica amministrazione e dell’intero sistema italiano, la ricetta che si è usata e che ancora oggi viene periodicamente invocata (vedi capitolo lavoro e previdenza) è sempre stata  quella: tagliare i costi del lavoro, dello stato sociale, ridurre diritti e garanzie,  imporre le cosidette regole del mercato, allargare i consumi e quindi diffondere il debito.  Precarizzando i rapporti e la vita delle persone dentro la  società. E la situazione dello Stato italiano non mi pare molto più avanzata e tranquillizzante rispetto a quella ereditata solo qualche mese fà da Papandreu… E’ la classica, antipopolare, politica liberista (...................)


 imposta dai  vari istituti monetari mondiali e che da decenni mostra i suoi limiti,  producendo crisi e sofferenze in tutto i paesi del mondo che inseguono il proprio sogno di sviluppo. Questi ultimi due anni di profonda crisi economica e sociale, alla cui base c’è stata una enorme speculazione finanziaria, tollerata e addirittura sostenuta per anni dagli stessi gruppi di potere politico ed economico, promotori di questa insensata politica economica, non hanno cambiato nulla. La strada è sempre la stessa, la politica, la finanza e il grande business guida le scelte, lo sviluppo delle società nel mondo e la povera gente ne paga le conseguenze, i danni prodotti  da signori tanto potenti quanto incapaci e corrotti.

Nessun commento:

Posta un commento