28 febbraio 2010

Terremoto in Cile

Il cordoglio e la mia più sentita solidarietà nei confronti di una popolazione, quella cilena, colpita da un terremoto tra i più forti mai registrati. Una tragedia che deve allarmare e immediatamente attivare tutti gli aiuti da parte del mondo intero (così come ad Haiti), in attesa di riuscire a quantificare le reali  proporzioni del disastro. 
P.S. In questi casi, da subito, nell’immediatezza della tragedia, in presenza di un numero non precisato,ma nell’ordine delle centinaia se non delle migliaia di morti i titoli dei nostri media principali, anche online, dedicano quasi sempre  l’apertura a possibili, quanto numericamente isolate, casi di vittime italiane. Si citano da subito le cifre fornite dalla Farnesina su eventuali nostri connazionali coinvolti. Mi è sempre sembrato di cattivo gusto e una mancanza di rispetto nei confronti delle intere popolazioni enormemente colpite  dalla tragedia. Non sarebbe preferibile, in quanto tutti noi abitanti del mondo, cercare di contestualizzare la notizia che riguarda pochi, o nessun italiano e darle uno spazio proporzionato?  

2 commenti:

Aries 51 ha detto...

Condivido i tuoi pensieri.Di fronte a queste tragedie etichettare le persone è un classico per imbecilli.

Unknown ha detto...

Ciao Severus,
hai perfettamente ragione, ma quello che è peggio, ieri ascoltando il tg della rai, nei titoli che dava gli aggiornamenti del terremoto finiva dicendo "ma il tsunami non arriva" come per dire , ci siamo persi un'altro spettacolo.
Ciao Luca un abbraccio.

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